domenica 22 dicembre 2013

Natività


Icona Natività, Grotta della Natività a Betlemme

Il segno di Dio è la semplicità
Il segno di Dio è il bambino,
Il segno di Dio è che Egli si fa piccolo per noi.
E' questo il suo modo di regnare.
Egli non viene con potenza e grandiosità esterne.
Egli viene come bambino, inerme e bisognoso del nostro aiuto.
Non vuole sopraffarci con la forza e ci toglie la paura della sua grandezza.
Egli chiede il nostro amore: perciò si fa bambino.
Dio si è fatto piccolo affinché noi potessimo comprenderlo, accoglierlo, amarlo.
                                                                                                            Benedetto XVI

Carissimi desidero augurare a tutti voi un Santo Natale con i vostri cari, donandovi una preghiera del Santo Padre Benedetto XVI, affiancata da una tra le più belle icone della Natività, che è collocata nel luogo in cui tutto ebbe origine, la Grotta della Natività a Betlemme.














Ecco dove è collocata l'icona, nell'altare posto immediatamente sopra alla stella, che indica il luogo dove è nato Gesù.

Buon Natale 2013

mercoledì 18 dicembre 2013

Crocifisso di San Damiano, i primi segni

Eccomi qui con una nuova stupenda avventura: Il crocifisso di San Damiano.

Questo è il primo crocifisso con cui mi cimento, devo confessarlo, era tanto che desideravo scrivere questa icona, ma fino ad ora non ne avevo avuto l'occasione, finalmente è arrivata. Il 14 novembre ho iniziato il mio decimo corso di iconografia, il mio maestro, Giovanni Raffa, si è deciso ad organizzare un corso a Busto Arsizio, corso, che ha avuto una strepitosa adesione di partecipanti, tant'è che ora deve correre per poter seguire tutti i corsisti.

L'angolo di paradiso in cui lavoro
Sapevo che quest'opera avrebbe richiesto un notevole impegno, ma non immaginavo quanto. La sola grafia ha richiesto un tempo infinito, sono molti i personaggi raffigurati, per non parlare poi della doratura... La parte che più mi preoccupava era la doratura a bolo, invece questa non mi ha richiesto tantissimo tempo e posso quasi dire che è venuta discretamente, cosa che non posso invece dire per il resto delle parti da dorare.
Praticamente ho impiegato quasi mezza giornata solo per proteggere la tavola prima di cominciare la doratura a decalco, poi ho dovuto attendere l'asciugatura della missione che ho dato a zone per evitare di lasciar passare troppo tempo prima di dorare. Non sono molto soddisfatta del risultato ma cercherò di rimediare con delle correzioni più avanti.
Domenica 16 dicembre ho finalmente iniziato le prime campiture, non mi par vero, con un po' di colore sembra iniziare a prender forma.


domenica 1 dicembre 2013

Crocifisso di San Damiano


Mentre San Francesco era in preghiera davanti a questo crocifisso, sentì una voce che lo esortava a riparare la sua chiesa in rovina, dopo questa esperienza, la vita di Francesco cambiò, tant'è che è considerata la croce della vocazione di san Francesco. Il Santo pregò davanti a questa croce durante il periodo in cui resto a San Damiano dal 1212 al 1253 anno in cui morì. 

Il crocefisso è detto di San Damiano, perché era collocato nell'antica chiesetta di San Damiano che fu la prima ad essere restaurata da San Francesco, lì ora è collocata una copia, mentre l'originale si può venerare e ammirare nella Basilica di Santa Chiara; d'innanzi a lui ora pregano le Clarisse, l'ordine fondato da Santa Chiara.

Questa splendida opera di stile romanico, è di autore sconosciuto, probabilmente un monaco siriano che la dipinse in Umbria nel XII° secolo, non è dipinta su tavola, ma su tela grezza fissata su legno di noce, ed è lunga 2,10 metri e larga 1,30 metri.

Guardando questa icona si leggono le Sacre Scritture, essa è ispirata dal Vangelo di San Giovanni.

La figura di Cristo domina sia per la grandezza che per il colore, il corpo risplende come a sottolineare la vincita sulla morte, non è appeso ai chiodi ma quasi appoggiato alla croce, e le sue braccia sono distese e accoglienti. La testa priva della corona di spine è circondata dalla corona gloriosa l'aureola, il volto è leggermente velato ma non riesce a nascondere i grandi occhi aperti e il leggero sorriso che affiora sulle labbra.
Il collo è gonfio e quasi sproporzionato per sostenere la forza dello Spirito. La veste di Gesù, il perizoma, è in lino orlato d'oro come le veste sacerdotali.

Sopra alla testa di Gesù troviamo la scritta "IHS NAZARE REX IUDEORUM" Gesù di Nazareth, re dei giudei. 
Subito sopra nella cimasa, è raffigurato Gesù risorto con un lungo mantello che sale al cielo. La mano sinistra porta la croce, segno della sua vittoria sulla morte, mentre la destra si protende verso la mano di Dio Padre, che scende verso di lui con tre dita chiuse e due aperte.
Ai lati della figura di Cristo risorto 10 angeli festosi salutano il suo ritorno al Padre; commossi e pietosi invece i volti degli angeli raffigurati intorno alle mani ferite dalle piaghe e sanguinanti.

I colori dominanti utilizzati sono il rosso e l'oro, che sono segno di eternità e divinità. Il blu e il verde richiamano all'umanità, mentre il nero la morte.
Il bordo dell'icona sembra circondato da conchiglie che sono invece foglie d'acanto.
All'altezza del polpaccio di Gesù è raffigurato il gallo e probabilmente tra le figure raffigurate ai piedi della croce ora scomparse, c'erano Pietro e Paolo insieme ad altri santi.

I testimoni della crocifissione sono raffigurati sotto le braccia di Cristo, a sinistra troviamo Maria madre di Gesù, e il discepolo più amato a cui Gesù affidò sua madre: san Giovanni.
Sulla destra invece troviamo Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo.
Tutte queste figure che hanno condiviso la passione di Cristo, erano presenti anche alla sua Resurrezione.

Sempre sulla destra troviamo il centurione e sopra alla sua spalla si vede la testa di suo figlio, che fu guarito da Gesù, e dietro di lui si intravedono le teste di tutta la famiglia che con lui credette.
A sinistra sotto le figure di Maria e Giovanni è raffigurato il soldato romano Longino con in mano la lancia con cui colpì il costato di Gesù. Sul lato opposto a destra è raffigurato Stefanon il soldato che diede a Gesù la spugna imbevuta d'aceto ora scomparsa dal dipinto.

Per la realizzazione dell'icona vedi:
Crocifisso di San Damiano, i primi segni
Crocifisso di San Damiano, icona in progress


lunedì 18 novembre 2013

Uno sguardo sul primo corso di iconografia a Cologno Monzese

Oggi è il mio compleanno e sono particolarmente felice, ho da poco terminato il mio nono corso realizzando l'incona del Cristo Pantocratore di Chilandari e qualche giorno fa, sabato 16 novembre, ho iniziato un altro corso per realizzare l'icona del "crocifisso di San Damiano"; ma di quest'ultimo ho tempo di parlarvene più avanti perché è solo un fine settimana al mese e terminerà a maggio del prossimo anno.

L'icona che ho realizzato per questo corso, non è ancora completamente finita devo terminare gli ultimi schiarimenti del viso e delle mani, poi pubblicherò quella definitiva.

Vi racconto un po' la bellezza di questo corso che io e la mia amica Mariella abbiamo organizzato tramite l'Associazione San Benedetto a Cologno. Sono veramente grata e commossa, ne ho fatti tanti di corsi come vi ho raccontato su questo blog, ma questo è stato di una bellezza particolare, soprattutto per i fatti inaspettati accaduti e per le persone incontrate.
Devo dire che la logistica del corso è stata eccellente e di questo non posso che ringraziare don Innocente Binda che ha destinato per noi l'aula San Paolo, una sala molto grande con tavoli a sufficienza per tutti e un locale cucina a fianco che volendo potevamo utilizzare, la sala poi è dotata di accesso indipendente così non disturbavamo nessuno. 



Ma la cosa di cui sono maggiormente grata è che avevamo la cripta a dieci metri, dove ogni mattina prima di cominciare recitavamo le lodi, così la giornata partiva con l'energia giusta affidata a Lui.
Inaspettato poi è stato il formare un gruppo di ben dieci persone interessate al corso, e ancora inaspettato è stato che alcuni corsisti che non avevano mai preso in mano un pennello si sono buttati a capofitto nell'avventura e stanno ora rifacendo in autonomia l'icona realizzata al corso, inaspettata, o meglio non pensavo fino a questo punto, è stata la cura e l'attenzione con cui la maestra iconografa ha saputo seguire tutti aspettando i tempi di ciascuno, e potrei proseguire ancora raccontando tanti piccoli fatti accaduti.



Ma ciò che mi ha piacevolmente stupito è stata la letizia e l'attenzione di tutti anche a particolari quasi insignificanti affinché il clima fosse piacevole e il corso funzionasse al meglio permettendo a tutti di fare una bella esperienza. Dopo la prima lezione, due persone hanno palesato la loro difficoltà e non erano certe di proseguire, invece sono arrivate alla fine con risultati più che soddisfacenti e non solo, si sono già pre-iscritte per il prossimo anno. Ovviamente non solo loro due, ma tutti quanti si sono già prenotati per il prossimo corso che si farà l'anno prossimo nello stesso periodo settembre/ottobre.
Abbiamo concluso il corso con la Santa Messa in cui don Diego ha benedetto le nostre icone con la formula del rito ortodosso. E' stato un momento molto intenso, nell'omelia ha parlato «di "segni di Paradiso" nascosti nelle situazioni e nelle persone più impensate», non poteva esprimere meglio ciò che ho vissuto in alcuni momenti del corso. La benedizione finale delle icone, ha dato senso a tutto il nostro lavoro degli ultimi due mesi e al perché e per chi ci siamo dati da fare per realizzare un icona.
Paolo, il presidente dell'Associazione ci ha offerto la possibilità di concludere con una cena nell'apposito locale adibito a fianco della cucina, la cena, cucinata dal mitico panettiere Angelo è stata superlativa. Ma la parte più commovente sono state le testimonianze di ognuno durante la cena, compresi i mariti che avevano vissuto di riflesso l'avventura.
Ringrazio qui pubblicamente tutti a partire da don Innocente che è colui che ha dato il là alla realizzazione del corso, Paolo il presidente della San Benedetto che ha raccolto l'invito, Rosella che ha accettato di tenere il corso, la mia cara amica Mariella che lo ha organizzato insieme a me, i corsisti: Rosanna, Elisabetta, Antonietta, Licia, Gabriella, Lucia, Luca e Francesco. Angelo per la cena e tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita del primo corso di iconografia a Cologno Monzese.



venerdì 26 luglio 2013

Corso di iconografia per principianti

Carissimi se siete interessati ad una splendida esperienza, affrettatevi, sono rimasti pochi posti disponibili per partecipare al Corso di iconografia per principianti che si terrà a Cologno Monzese a partire da domenica 8 settembre.
Raggiunto il tetto di 12 iscritti si chiudono le iscrizioni.
Per informazioni http://www.associazionesanbenedetto.eu  - iscrizioni e-mail: info@associazionesanbenedetto.eu



domenica 21 aprile 2013

Il Credo nei mosaici di Monreale




Tutti conoscono lo splendore dei mosaici di Monreale, c'è chi li ha visti e chi spera prima o poi di avere l'occasione di visitarli. Nei mosaici sono rappresentate scene del Vecchio e Nuovo Testamento che  ricoprono per circa 6300 mq le pareti del Duomo di Monreale. Una vera e propria catechesi illustrata così come indicato nei principi espressi nel Concilio II di Nicea (787), dove si indica l'arte finalizzata a supportare la catechesi con immagini e simboli. 
Nel catino dell'abside maggiore domina Cristo benedicente o "Cristo Pantocrator" la cui maestosa figura è alta circa dodici di metri. Immediatamente sotto è raffigurata la Vergine in trono con il Bambino che è circondata a sinistra dagli Arcangeli Michele e Gabriele e dai Santi Pietro, Giacomo, Luca, Bartolomeo, Filippo, Giovanni, mentre a destra troviamo Paolo, Andrea, Marco, Tommaso, Simone, Matteo. Sempre a sinistra Clemente, Pietro d'Alessandria, Stefano, Biagio, Antonio, Agata, Martino, e a destra Silvestro, Tommaso di Canterbury, Lorenzo, Ilario, Benedetto, Maria Maddalena, Nicola. In alto, sulla penultima arcata si trova l'Annunciazione.
Nel presbiterio e nel transetto sono raffigurati episodi della vita di Cristo che vanno dall'infanzia alla maturità, mentre nelle navate laterali alcuni dei miracoli compiuti da Gesù. Nelle due absidi minori troviamo le figure di due grandi apostoli: a destra San Pietro e a sinistra San Paolo, con scene concernenti la loro vita.

Ebbene, Tv2000 ci offre una stupenda occasione che ci permetterà di immergerci completamente in quel "fil rouge" che lega le tessere dei mosaici. 
Stamane alle 8,30 è andato in onda il programma "Il Credo nei mosaici di Monreale", che verrà replicato oggi pomeriggio alle ore 15,30, quindi non mancate al primo apppuntamento.
E' un programma in dodici puntate di Sandro Magister e padre Innocenzo Gargano, monaco camaldolese. Ogni puntata durerà circa mezz'ora, la trama è il "Credo", l'abc della fede cristiana, con le forme, i colori, la luce di quel capolavoro unico al mondo che sono i mosaici di Monreale. 
La storica dell'arte Sara Magister ne illustrerà la "lettera" mentre padre Innocenzo ne svelerà lo "spirito", accompagnandoci all'interno stesso del duomo. Un'avventura senza eguali, dai primordi della creazione, all'avvento di Gesù, alla celeste Gerusalemme.