lunedì 6 ottobre 2014

Volti di santità: da Pietro ad Ambrogio



Domenica 5 ottobre è stata inaugurata a Milano la mostra "Volti di Santità" della Scuola iconografica di Seriate alla presenza di Mons. Francesco Braschi, Presidente dell’Associazione “Russia Cristiana” e Direttore della Classe di Slavistica dell’Accademia Ambrosiana, e di Paola Cortesi, Direttore della Scuola iconografica.

La Scuola iconografica di Seriate, la prima sorta in Italia, nel 1978, nell’ambito dell’attività culturale ed ecumenica di Russia Cristiana (ha avuto prestigiosi maestri, tra cui padre Egon Sendler recentemente scomparso, Adolf Ovčinnikov, l’archimandrita Zinon), presenta oggi una nuova mostra di opere realizzate su tavola, dedicate al tema della santità, ai santi, semplici uomini che sono stati segno di unità e di ecumenismo. 

La mostra testimonia la catena di incontri della Scuola di Seriate con il "Volto", attraverso i volti di una storia che continua.
Si tratta dell'ideale continuazione della mostra del 2006 "Il tempo di Dio, quotidiano dell'uomo" che raccontava con le icone la vita di Gesù Cristo. L'attuale mostra "I volti di Santità" intende far memoria di coloro che, avendo incontrato nella loro vita Cristo, vollero seguirne l'esempio e a questo dedicarono la loro vita.

Sono rimasta affascinata dalla Bellezza che traspariva dalle icone assiepate in un salone non tanto grande. Ciò che balza subito all'occhio entrando nella mostra, è che il protagonista dell’esposizione è il “Volto” che si rispecchia nei “volti”, nella concretezza della storia e delle epoche in cui i santi si inseriscono, creando una suggestiva galleria di volti dai tratti fisionomici ben definiti, ma che nel contempo rimandano all’Unico di cui tutto consiste, “Cristo tutto in tutti”.Le icone di Santi rimandano a Cristo, in esse troviamo sempre un’indicazione della Sua Presenza come la mano di Dio Padre, il Cristo Pantocratore, oppure pergamene con passi del Vangelo. I Santi vengono identificati dalle iscrizioni con il loro nome, ma anche da altri segni caratteristi: dalla fisionomia, dal colore delle vesti e da altri attributi che la tradizione indica per quel Santo, come ad esempio le chiavi per San Pietro, la croce dei Martiri.

Sono esposte oltre 80 icone e crocifissi, dipinti da Maestri e allievi della Scuola secondo gli antichi canoni della tradizione bizantina, divisi in varie sezioni. 

Le grandi croci, che ricordano il sacrificio di Gesù e introducono alla via della Santità come imitazione di Cristo e adesione al disegno del Padre.
Nella prima sezione all'ingresso sono collocati coloro che incontrarono personalmente Gesù: i familiari e i contemporanei di Gesù, gli amici più fedeli gli apostoli. Poi seguono coloro che lo testimoniarono con la loro vita: San Paolo, i discepoli, gli evangelisti. Questi ultimi con bellissime tavole finimente velate da lapislazzuli. 
A seguire la Chiesa dei martiri con a capo Santo Stefano. Nelle altre sezioni si trovano: i liturgisti, gli iconografi, i teologi, i monaci, gli eremiti e i padri della Chiesa venerati sia in Oriente che in Occidente. 
Particolare evidenza è stata data a Sant'Ambrogio, con una serie di icone a lui dedicate, santo che lasciò nella Chiesa di Milano un'impronta visibile ancora oggi. Stupenda l'icona dove sorregge la Chiesa nella mano.

La Mostra, a ingresso libero, resterà aperta dal 5 al 19 ottobre, presso la Fondazione Mantovani, via Padova 36 a Milano.

È prevista la possibilità di visite guidate per gruppi, parrocchie e centri culturali che ne faranno richiesta (per info: 347.1435207).
Altre informazioni sul sito di Russia Cristiana

Martedì 14 ottobre ​su Telenova alle ore 19.15 andrà in onda un servizio televisivo sulla Mostra.

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