Lo scorso settembre, mentre stavo ultimando la Vergine del Segno con Giovanni Raffa a Niguarda, vengo a sapere che di li a poco Giovanni iniziava un nuovo corso avanzato sulla figura di un Santo a Busto Arsizio, e anche qui il
corso prevedeva lo studio del disegno dell'icona e la sua realizzazione
nel formato desiderato. Immediatamente decido di iscrivermi, dicendogli
che avrei realizzato San Pietro il principe degli Apostoli.
Dovendo scegliere un Santo per il corso non ho avuto alcun dubbio, tra tutti i Santi che amo ho scelto San Pietro, il motivo è semplice, pensando al mio nipotino che si chiama Pietro e al desiderio di fare un icona per lui.
Inizialmente non volevo palesare il motivo della mia scelta, perché pensavo che avrebbero detto, ecco la solita nonna che pensa solo al nipotino, ma qualche giorno dopo prima della fine del corso, non sono riuscita a non dirlo, era per me fonte di troppa gioia e così ho detto al mio maestro che l’icona era per mio nipotino che si chiamava Pietro. A quel punto lui strabuzza gli occhi e pronuncia parole a me incomprensibili “icona di misura”, o così mi sembrava di aver capito ma non avevo il coraggio di chiedere spiegazioni. Non passano cinque minuti che arriva Giuliano, Giovanni gli dice cosa volevo fare, e i due insieme mi aprono un nuovo mondo, scopro che esistono le “icone di misura” da secoli nonni o genitori dedicano un icona ad un bimbo.
Giuliano sta preparando anche un sito sulle icone di misura da cui ho tratto alcune informazioni utilissime.
Giuliano sta preparando anche un sito sulle icone di misura da cui ho tratto alcune informazioni utilissime.
E’ tradizione della famiglia russo-ortodossa alla nascita di un bambino, o in occasione del suo del Battesimo, regalare al neonato una icona di misura, chiamata così perché all’ottavo giorno dopo la sua nascita, si prendevano le misure (altezza e larghezza delle spalle del bambino) e con queste misure si dipingeva l’icona del suo santo patrono, il santo da cui il bambino riceve il nome. Tra il bambino e l’icona si stabilisce quindi un doppio legame, fisico e spirituale. La tavola indica la misura iniziale della crescita fisica del bambino. Il santo protettore è un esempio di fedeltà al Signore che orienta la crescita spirituale.
Con l’icona di misura si desidera impetrare la protezione fisica e spirituale del bambino affidandolo all’intercessione del suo santo protettore. L’icona quindi è destinata ad accompagnare l’individuo per tutta la vita, di solito si appende sopra la culla del bambino.
Generalmente il santo protettore è quello da cui il bambino ha ricevuto il nome del Battesimo, ma può anche essere il santo celebrato nel giorno del Battesimo o della nascita, oppure l’Angelo custode. In alcune icone, oltre al santo protettore, è dipinta l’immagine della Madre di Dio, o del Salvatore, o i santi protettori dei genitori.
«Il patrocinio del santo offre un modello di carità ed assicura la sua intercessione» (Catechismo della Chiesa Cattolica 2156). Nel tempo, guardando l’icona, il bambino inizia a conoscere ed amare la vita del santo protettore, impara a pregarlo d’intercedere per sé e per il mondo intero ed è aiutato a nutrire la fede in Cristo, che nel santo è glorificato. (Catechismo della Chiesa Cattolica 956, 2683).
Il bambino sviluppa lo sguardo interiore e si abitua a guardare attraverso il sensibile ciò che sta oltre il sensibile. L’icona di misura è un dono unico, personale, che si riceve una sola volta nella vita. E se un cristiano non l’ha ricevuto alla nascita o con il Battesimo nella prima infanzia, può essere donato a qualsiasi età.
La tradizione dell’icona di misura ha radici profonde. La più antica icona di misura che conosciamo apparteneva al figlio di Ivan il Terribile, il principe Ivan Ivanovic. Si trova nella collezione dei musei russi nel Cremlino di Mosca e porta la data del 1554. Ma la tradizione delle icone di misura è più antica e risale alle origini del cristianesimo ortodosso russo.
In origine le icone di misura erano dipinte esclusivamente per i membri della famiglia reale ed alla loro morte erano collocata nella iconostasi del luogo di sepoltura. Alcune di esse sono conservate nella tomba reale della Cattedrale del Cremlino dell’Arcangelo, così come nel Monastero di Novodevichy dove si trovano molte principesse di Mosca. Dopo un lungo periodo di declino, oggi in Russia l’icona di misura è rinata. L’icona rappresenta un solo santo a figura intera e, vista da vicino, appare dipinta con molta attenzione dai vestiti al volto.
Nel prossimo post descriverò la ricerca iconografica su San Pietro.
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